Torta al limone

4 uova

200 gr di zucchero

200 gr di farina

70 gr di latte

90 gr di olio

un pizzico di sale

la scorza di 1 limone bio ed il succo di mezzo limone

1 bustina di lievito per dolci

1 bustina di vanillina

Procedimento:

Dicono sempre che il mattino ha l’oro in bocca e che bisogna fare una colazione genuina che ci dia il giusto slancio per affrontare la giornata.

Cosa c’è di meglio di una fetta di torta al limone magari accompagnata da una bella spremuta d’arancia?

Se avete la possibilità di procurarvi degli agrumi biologici ancora meglio.

Versate nella planetaria le uova con lo zucchero montandole per qualche minuto ma non troppo; aggiungete un pò alla volta la farina, il latte, l’olio e proseguite con tutti gli altri ingredienti.

Mescolate per qualche minuto e nel frattempo imburrate una teglia del diametro di 26 cm.

Mettete a cuocere in forno già caldo a 160° per circa 45 minuti.

A cottura ultimata lasciate raffreddare, sformate e spolverizzate con abbondante zucchero a velo vanigliato.

Sarà perfetta sia per la colazione che per una sana merenda.

Focaccia Messinese

Base pizza

Indivia

Pomodorini a pezzetti

Alici

Pepe

Mozzarella (o tuma formaggio tipico)

Procedimento:

Insieme ai Pitoni la FOCACCIA MESSINESE è di sicuro uno dei simboli della città di Messina e si differenzia rispetto ad altre focacce per alcuni ingredienti tradizionali che la identificano in modo preciso: innanzitutto, la Tuma che è un formaggio tipico siciliano prodotto dalla sola cagliata senza l’aggiunta di sale, cosa che ne consiglia il consumo entro una massimo due settimane.

Con il termine Tuma viene identificata anche una fase di stagionatura e produzione del pecorino siciliano, o addirittura il pecorino siciliano per eccellenza, il pecorino tout court, il vero “picurinu”; altro ingrediente fondamentale è l’indivia; poi abbiamo le acciughe sotto sale e per condimento olio extravergine di oliva, sale e pepe nero.

Vediamo ora insieme come procedere per la versione da fare in casa

Per prima cosa stendete l’impasto della pizza, che avrete lasciato lievitare almeno 12 ore; aiutatevi solo con la punta delle dita o se preferite usate il mattarello.

Posizionate l’impasto steso su una teglia da forno unta con un pochino di olio e mettetela da parte.

Lavate l’indivia, asciugatela per bene e conditela con olio sale e pepe.

Dissalate le acciughe ( potete anche evitare questo passaggio se usate acciughe sott’olio) e fate a dadini la Tuma (se la trovate) o la mozzarella da pizza, (è preferibile perché è più asciutta) come nella nostra versione, e tagliate i pomodorini.

Distribuite nell’ordine l’indivia, in abbondanza senza preoccuparvi che sia troppa perché si riduce di circa il 90%, i pomodorini e le acciughe a filetti.

Infornate per 15/20 min circa in forno a 220° (i tempi di cottura possono variare in base allo spessore della pasta) e tirate fuori dal forno quando indivia e pomodorini saranno appassiti ed il fondo della focaccia ben dorato.


Una volta cotta, sfornate ed aggiungete la mozzarella o la tuma e ultimate la cottura finché il formaggio non sarà sciolto.

Prima di servire la focaccia messinese farla riposare per qualche minuto.

Muffin con gocce di cioccolato

200 g di farina

120 g di zucchero

125 g di burro

150 ml di latte 2 tuorli

1 bustina di lievito vanigliato per dolci

80 g di gocce di cioccolato

un pizzico di sale

Sono il compagno ideale delle merende dei ragazzi, la base per una colazione genuina, alcuni dei dolci più versatili considerando tutte le varianti che se ne possono fare. Parliamo dei muffins.

Andiamo insieme a scoprire la loro origine che pare debba essere fatta risalire al 1700 in Inghilterra quando il termine “Muffin” comparve per la prima volta. La parola sembrerebbe provenire dal francese“moufflet” che indicava un pane molto morbido o forse dal tedesco “muffe” che è invece una specie di torta. Fatto sta che questi dolcetti, originariamente così piccoli da poter essere mangiati in un sol boccone e che erano fatti con farina, latte, burro, lievito e sale, comparvero per la prima volta nel Galles nel XVI secolo.

Venivano preparati dai fornai per la servitù utilizzando gli avanzi di pane, di farina e di frutta. Fu solo nell’età vittoriana che anche la nobiltà si accorse dei piccoli muffins che presto diventarono l’accompagnamento preferito del classico tè all’inglese.

Dalla popolarità dei Muffins si giunse alla coniazione del termine “Muffin Men” per indicare nell’era vittoriana gli “Uomini Muffin” , cioè coloro che giravano per la città portando i dolcetti sulla testa o appesi al collo su vassoietti di legno. Il loro arrivo era annunciato dal suono di una campanella e queste ultime divennero talmente numerose che nel 1840 un Atto del Parlamento decise che il loro suono andava vietato; provvedimento che, peraltro, restò inosservato.

Quando giunsero in America nel XIX secolo i Muffins subirono qualche cambiamento. Innanzitutto, come si addice a tutto ciò che è americano, i dolcetti si ingrandirono; poi si elevarono in altezza a differenza di quelli inglesi che sono invece più piatti; infine, ne furono inventate innumerevoli varianti e soprattutto fu aggiunta una maggiore quantità di zucchero.

In America esistono Muffins di ogni specie, con spezie, datteri, mele, orzo, mais, ribes, uvetta, noci, patate, riso, prosciutto, bacon e zucca. Tre Stati americani hanno addirittura un loro muffin ufficiale: il Massachussets ha quello al mais, lo stato di New York quello alle mele e il Minnesota quello ai mirtilli.

Se siete curiosi di conoscere i nostri muffins con gocce di cioccolato ecco cosa fare:

Procedimento

Sciogliete il burro in un pentolino; mescolate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso;

aggiungete il burro ed un pizzico di sale, la farina poco alla volta ed il latte; mescolate bene affinché non si formino grumi; infine, aggiungete le gocce di cioccolato ed il lievito.

Prendete la vostra teglia per muffin ed inserite i pirottini di carta poi versatevi il composto.

Infornate in forno preriscaldato a 180°per circa 20 minuti.