Parmigiana di pasta

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di mezze maniche 
1 melanzana
Una manciata di capperi
1/2 bottiglia di passata di pomodoro
1 bicchiere d’acqua
Origano
Basilico fresco
1/2 cipolla 
Olio evo, sale e pepe q.b.  100 gr di mozzarella

Parmigiano Reggiano grattugiato 

Procedimento

Fate soffriggere per un paio di minuti la cipolla con i capperi.

Aggiungete la melanzana tagliata a cubetti con un po’ di pepe nero oltre ad  un altro pochino di olio evo dopo che le melanzane hanno assorbito quello messo precedentemente in padella.

Rosolate per qualche minuto e poi aggiungete un dito di acqua per ultimare la cottura delle melanzane.

A questo punto aggiungete la passata di pomodoro, l’origano, il basilico, il bicchiere d’acqua ed il sale.

Lasciate cuocere e quando si sarà ritirato un pochino il sugo spegnete il fuoco ed aggiungete la mozzarella a pezzetti, il parmigiano ed un filo di olio a crudo.

Con una schiumarola scolate la pasta direttamente in padella, mantecate e servite con abbondante parmigiano reggiano grattugiato.

Pane Furbo

Ingredienti:

200 gr di farina 00
200 gr di farina Manitoba ( potete anche usare quella integrale se vi piace o la semola)
4 gr di lievito di birra fresco ( o la metà se usate quello disidratato)
Mezzo cucchiaino di zucchero
Un cucchiaino di sale se volete fare pane salato, altrimenti non lo mettete
300 ml di acqua a temperatura ambiente

Procedimento

Prendete una scodella e setacciatevi dentro le farine che avete scelto, lo zucchero ed il sale ( se usate il lievito disidratato aggiungete anche quello).
Se, invece, avete il lievito di birra fresco scioglietelo nell’acqua.

Cominciate poi a versare l’acqua col lievito di birra a filo nella scodella della farina ed impastate tutto con l’aiuto di una semplice forchetta.
Non dovete mai togliere l’impasto dalla scodella poiché risulterà abbastanza appiccicoso visto l’elevato contenuto di acqua.

 

Lasciatelo riposare un quarto d’ora a temperatura ambiente coperto con una pellicola.

Dopo riprendetelo e giratelo un po’ con l’aiuto di una spatola.
Copritelo e ripetete per altre due volte questo procedimento poi mettete a lievitare in frigorifero dove potete lasciarlo fino a 24 ore.

Potete impastare il vostro pane la mattina per essere infornato la sera o la sera per la mattina.

Qualche ora prima di essere infornato riprendetelo dal frigorifero per lavorarlo su un piano infarinato in questo modo: allargatelo fino a formare un rettangolo poi ripiegate i lembi superiori dall’alto verso il basso e quelli inferiori dal basso verso l’alto.

Otterrete una sorta di rotolo, ripiegate il lembo destro poi quello sinistro verso il centro e ricavatene un panetto.

Ripetete il procedimento per altre due volte: spianate di nuovo a rettangolo, ripiegate prima il lembo inferiore poi quello superiore verso il centro ed il rotolo ottenuto a sua volta da destra verso il centro e da sinistra verso il centro.
Date la forma che volete poi infarinate di nuovo una scodella e lasciate riposare a temperatura ambiente fino a quando raddoppierà di volume.

Quando avrete deciso di cuocerlo accendere il forno a 230 gradi.
Prendete la pentola per cuocere il pane o se non l’avete usate una pirofila con coperchio o altre pentole di acciaio con coperchio che non abbiano parti di plastica.

Ungete ed infarinate la teglia  poi prendete il vostro pane, trasferitelo nella pirofila  ed infornate con il coperchio per mezz’ora a 230 gradi.

Trascorsi i primi 30 minuti aprite il forno, togliete il coperchio e continuate la cottura per altri venti minuti abbassando un pochino la temperatura.

Trascorsi i venti minuti sfornate e lasciate freddare su una gratella.

Vedrete che avrà una bella crosticina croccante ed una mollica soffice e profumata. Tutto ciò che viene fatto in casa sembra sempre avere un altro sapore.

 

Carbonara

Sicuramente uno tra i piatti più conosciuti del nostro paese la Carbonara è un piatto di cui si comincia a parlare soltanto dopo il 1944. Vi siete mai chiesti il perché?

Pare che i soldati alleati impegnati durante la Seconda guerra mondiale sulla linea Reinhard, tra Lazio, Molise e Campania, ebbero l’opportunità di assaggiare e affezionarsi alla tipica pasta “Cacio e ova” abruzzese.

Dall’aggiunta al “cacio ed ova” del guanciale, tipico della zona e della pancetta affumicata importata proprio dagli Stati Uniti, nacque la pasta che tutti oggi noi conosciamo.

Ma perché proprio questo nome? Cosa c’entra col guanciale, il cacio e le uova?

Anche qui per trovare la risposta dobbiamo ripercorrere la tradizione, questa volta quella dei boscaioli che lavoravano sugli Appennini e che raccoglievano la legna per farne carbone.

Secondo una delle versioni che vengono tramandate sembrerebbe che sia esistita una nobildonna del Polesine che, nell’Ottocento, era solita ospitare le riunioni della carboneria e, probabilmente, allietarne le discussioni con un ricco piatto di pasta.

Una cosa è certa, nessuno, ormai può contestare la nostra paternità per questo piatto.

Ecco a voi la ricetta per realizzare le nostre linguine alla Carbonara.

Ingredienti per 4 persone:

400 gr di linguine

100 g di guanciale

Pepe nero q.b.

1 tuorlo a testa più 1 per la pentola

50 g di pecorino grattugiato

1 goccio di acqua frizzante

Sale q.b.

Procedimento

In una padella rosolate il guanciale con un po’ di pepe.

A parte sbattete i tuorli con il sale ( non esagerate, c’è il pecorino), pecorino ed un goccio di acqua frizzante.

Portate a bollore l’acqua salata per le linguine ( o altra pasta a vostra scelta).

Scolatela direttamente nella padella col guanciale mantenendola sul fornello per un minuto ed aggiungendo uno/due mestoli di acqua di cottura della pasta.

Spegnete il fuoco e  versate le uova precedentemente sbattute nella pasta.

E’ importante che risulti cremosa e non asciutta.

Impiattate cospargendo sulle singole porzioni il pecorino ed una spolverata di pepe nero.