Risotto alla zucca e pancetta

Utilizzata non solo in cucina, ma anche in cosmesi e in medicina, la zucca, è originaria dell’America Centrale e i semi più antichi, ritrovati in Messico, risalgono addirittura al 7000-6000 a.C.

Nel nord America rappresentava un alimento “base” della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono da loro a coltivarla.

Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi esportati dopo la scoperta dell’America.

Provate questa ricetta con pancetta, davvero sfiziosa e di facile esecuzione.

Ingredienti:

350 gr di riso Carnaroli

350 gr di zucca

200 gr di pancetta dolce o affumicata

1/2 cipolla bianca

1 l di brodo vegetale

Parmigiano grattugiato

1 cucchiaio di olio extra vergine

50 gr di burro

un paio di foglie di salvia

una cimetta di rosmarino 

Procedimento:

Fate appassire a fuoco dolce la cipolla tritata in 25 g di burro ed 1 cucchiaio di olio.

Aggiungete poi la pancetta a dadini e la zucca, sbucciata, pulita e tagliata a cubetti non troppo grande; fate cuocere per un pò senza aggiungere acqua finché non sarà ben morbida; unite poi la salvia ed il rosmarino tritati molto finemente ed il riso che lascerete tostare per bene, dopodiché sfumate con il vino bianco.

Una volta che il vino sarà evaporato, potete aggiungere il brodo, poco alla volta, sempre mescolando.

Ci vorranno almeno 20/ 30 min per cuocere il riso, dipende dal tipo che avete scelto e dalla sua qualità.

Spegnete poi il fuoco ed aggiungete il parmigiano e il burro rimasto; infine mantecate per bene.

Al momento di servire date il tocco finale su ciascun piatto con una spolverata di parmigiano e una macinata di pepe nero.

Per decorazione potreste usare delle fettine di zucca lasciate con la buccia e tostate in forno.

Orzo con speck

Quante volte mangiate l’orzo durante l’anno e quanto ne sapete su questo cereale?

Intanto, io comincio a dirvi  che si tratta di uno dei cereali più diffusi nella dieta mediterranea.

Dal punto di vista nutritivo, l’orzo appare come un cereale completo e ben utile all’organismo: composto per il 70% di carboidrati, un 10% circa di proteine e un basso contenuto in grassi, meno dell’1,5%. Il rimanente, invece, è occupato da fibre vegetali.

Anche il contenuto in sali minerali e vitamine è decisamente rilevante: l’orzo è ricco di potassio, magnesio, fosforo, ferro, silicio, zinco e calcio, a cui si aggiungono le vitamine E e alcune del gruppo B.

Ne sono disponibili diverse varietà:

Decorticato: si tratta di una variante che ha subito delle modifiche meccaniche per eliminarne la parte più esterna. Per poter essere gustato, deve essere lasciato in ammollo per una notte, quindi cotto per circa 45 minuti;

Integrale: non subisce processi di raffinazione e, per questo, mantiene intatte le proprietà nutrizionali. Per questo motivo, però, richiede una fase d’ammollo decisamente lunga: 24 ore prima di poter essere cucinato;

Perlato: è la varietà certamente più diffusa perché, grazie a un processo di raffinazione che ne elimina la parte più esterna, può essere immediatamente utilizzato senza passare per la fase d’ammollo;

Solubile: derivante dalla tostatura e dalla macinatura industriale dei chicchi, è utilizzato per bevande istantanee e decotti, quali appunto il caffè d’orzo.

Che ne pensate se utilizzassimo l’orzo per la ricetta di oggi?

Segnate subito gli ingredienti:

300 gr di orzo perlato

1 porro

80 gr di speck tagliato a striscioline

40 gr di grana grattugiato

olio extra vergine di oliva

sale e pepe q.b.

Procedimento:

Iniziate pulendo il porro, lavatelo, affettatelo e sbollentatelo per circa 1  minuto in un litro di acqua leggermente salata, poi scolatelo e tenetelo da parte.

Non buttate l’acqua che utilizzerete come brodo per cuocere l’orzo. Scaldate un filo d’olio in una casseruola, trasferitevi lo speck e fatelo rosolare; quando inizia a dorare, prelevatelo e trasferitelo in un piatto foderato di carta forno.

Versate l’orzo nella casseruola, fatelo tostare qualche istante, poi continuate a cuocerlo bagnandolo con un mestolo di liquido bollente man mano che quest’ultimo viene assorbito.

Dopo circa 20 minuti di cottura aggiungete il porro, bagnate ancora un pò e cuocete per altri 10 minuti.

A termine cottura, aggiungete il grana grattugiato, del pepe a piacere ed unite anche le striscioline di speck croccante; coprite, lasciate mantecare per 2/3 minuti e servite.

E per tutte le neomamme all’ascolto ricordate che questa ricetta vi sarà molto utile poichè l’orzo è anche un cereale galattogeno! Cosa significa? Che stimola, cioè, la produzione di latte!

Buono a sapersi vista l’importanza dell’allattamento materno ed i benefici che ne traggono i nostri bambini!

Ancora una volta i cibi aiutano la salute e contribuiscono alle sane abitudini.

Pennette alla vodka variante con salsiccia

Ingredienti per 4 persone:

400 gr di pennette;

3/4  salsicce macinate;

1 cipolla;

1 tazza di vodka;

Salsa di pomodoro;

un pacchetto di panna da cucina da 125 ml

olio sale e pepe q.b.

Procedimento:

Sminuzzate la cipolla e mettetela a soffriggere in una pentola con un filo d’olio extra vergine di oliva.

Lasciatela andare per qualche minuto poi aggiungete la salsiccia sbriciolata e fatele rosolare insieme.

Versate la tazza di vodka e mescolate fintanto che non evapori.

Aggiungete la salsa di pomodoro e quando si sarà ristretta spegnete il sugo ed aggiungete la panna da cucina.

Portate a bollore l’acqua per la pasta, salatela, cuocetela e scolatela al dente per tuffarla direttamente nel sugo e mantecarla, deve risultare molto cremosa.