Pitoni Siciliani

“U’ pituni”, ossia il pitone (o pidone) è un tipico street food della città di Messina, preparato nei panifici e nelle pizzeria con degli ingredienti ben precisi  ( che ritroviamo anche nella focaccia Messinese ) ed una forma a mezza luna.

Ecco cosa vi occorre per  circa 10 pitoni:

per l’impasto:

600 gr di farina

300 gr di acqua

30 gr di olio evo

1 cucchiaino di zucchero

1 cucchiaino di sale

Per il ripieno:

1/2 cespo di indivia

300 gr pomodorini

una decina di alici sott’olio

200 gr. di Galbanino o altro formaggio filante tipo Tuma tagliato a pezzetti

olio di semi di arachide per friggere

 

Procedimento

 

Amalgamate bene tutti gli ingredienti per l’impasto e lasciate riposare per circa un’ora.

Nel frattempo lavate, sminuzzate e strizzate l’indivia; mettetela in una scodella con una dozzina di pomodorini tagliati a pezzetti e condite tutto con olio, sale e pepe.

Preparate vicino a voi anche le alici ed il formaggio tagliato a dadini.

Riprendete l’impasto e dividetelo in una decina di pezzi che stenderete sottili ed andrete a farcire come se steste preparando dei calzoni o dei fagottini disponendo l’indivia condita, il formaggio e le alici ( qui sta a voi decidere se farcire con un filetto o mezzo filetto di alici ciascun pitone); tagliate l’eccesso di pasta con una rotella tagliapasta.

Mentre state terminando di farcire i vostri pitoni cominciate a scaldare una padella con l’olio di semi di arachide.

Friggete e dorate su ambo i lati e mettete a scolare su un vassoio con carta assorbente da cucina.

Servite ben caldi.

Come variante potete farcire i vostri Pitoni con prosciutto cotto e formaggio.

Pasta alla Norma

Anche oggi facciamo un salto in Sicilia, poiché le origini di questo piatto vanno fatte risalire alla città di Catania.

Sembra che questo nome sia stato battezzato, infatti, proprio dal commediografo catanese Nino Martoglio che, ammaliato dal profumo e dalla bontà del piatto, avrebbe esclamato: “Chista è ‘na vera Norma!”. Il riferimento è alla “Norma”, celebre opera del compositore Vincenzo Bellini.

Sembra che l’opera e la ricetta della pasta alla Norma siano sempre andate di pari passo: alcuni sostengono che la pasta alla Norma sia stata presentata pubblicamente per la prima volta proprio la stessa sera della premiere mondiale dell’opera di Bellini, il 26 dicembre 1831.

Altri che la “pasta câ Norma” fosse stata inventata proprio in onore del compositore a cui è dedicato oggi il teatro di Catania.

Una cosa è certa:è una ricetta tradizionale di cui i Catanesi ed i siciliani in generale sono gelosissimi e che deve essere preparata con pomodori, ricotta salata, melanzane e basilico locali, con alcuni canoni da rispettare, ad esempio la frittura delle melanzane rigorosamente nell’olio extra vergine di oliva!

Ingredienti:

400 gr di mezzemaniche

un litro di salsa di pomodoro

1 melanzana lunga

50 gr di ricotta salata

basilico fresco

1 spicchio d’aglio

olio evo e sale q.b.

Procedimento

Lavate e tagliate la melanzana a fettine sottili e disponetela in un colapasta; spolverate con un pò di sale fino affinché perda un pò del suo caratteristico pizzicore e sapore amarognolo.

Nel frattempo preparate il sugo: soffriggete uno spicchio d’aglio in un pò di olio evo, aggiungete la salsa di pomodoro ed il sale.

 

Lasciate stringere il sugo e dedicatevi ora alla frittura della melanzana.

Mettete a scaldare l’olio in una pentola e friggete le fette di melanzana dopo aver eliminato l’acqua che hanno tirato fuori.

Fatele dorare da ambo i lati poi scolatele e disponetele su un vassoio con carta assorbente.

Spegnete il sugo appena ha raggiunto la giusta densità.

Portate a bollore l’acqua per la pasta, salatela e cuocetela al dente.

Mantecate col sugo ed ultimate con le melanzane fritte, la ricotta salata grattugiata e qualche fogliolina di basilico fresco.

E’ un piatto semplice che vi farà veramente immergere nei profumi e sapori del nostro Mediterraneo.

 

 

Spaghetti con vongole veraci

Ingredienti:

500 gr di spaghetti o altri formati di pasta lunga a vostra scelta

1 kg di vongole veraci

un ciuffetto di prezzemolo fresco

uno spicchio di aglio

olio evo e sale q.b.

peperoncino

un cucchiaio di farina

sale grosso un pugno

Procedimento

Innanzitutto, dovete provvedere ad un’accurata pulizia delle vongole che per la loro stessa conformazione tendono ad accogliere al loro interno granelli di sabbia ed impurità varie.

Vi occorreranno, quindi: una bacinella capiente, dell’acqua fredda, una schiumarola e del sale grosso. Provvedete a verificare, innanzitutto l’integrità dei molluschi, eliminando gli esemplari aperti oppure con il guscio rotto, perché potrebbero avere un cattivo sapore, nonché rivelarsi pericolosi per la salute. A questo punto, dovete battere ogni singola vongola su un tagliere oppure un piano resistente, tenendo la chiusura verso il basso, in modo da eliminare una prima parte di sabbia.

Cominciate poi a sciacquarle più volte fintanto che non vedrete più impurità sul fondo della vostra scodella. Potete anche scegliere di lasciarle in ammollo in acqua fredda e sale grosso per almeno mezz’ora. Durante questo lasso di tempo, le vongole tenderanno ad aprirsi per prendere ossigeno e nel frattempo spurgheranno completamente la sabbia. In caso contrario, basterà scuoterle e cambiare spesso l’acqua.

Portate a bollore una pentola con acqua salata, tuffatevi le vongole sciacquate prelevandole con le mani o una schiumarola in modo da non raccogliere eventuale sabbia depositata sul fondo della scodella ed appena si aprono spegnete il fuoco.

A questo punto potete sgusciarle e lasciare giusto qualche guscio per decorazione, la pasta si condirà anche meglio e sarà più comodo mangiarla.

Non buttate via l’acqua in cui avete sbollentato le vongole mi raccomando. Lasciatela posare e togliete piano piano le vongole con una schiumarola in modo da lasciare sul fondo eventuali residui di sabbia.

Prendete un saltapasta e preparate un soffritto con aglio, olio e peperoncino ed unite le vongole con qualche mestolo della loro acqua ed un pochino di prezzemolo.

Ora un piccolo accorgimento che darà un tocco più cremoso al vostro condimento: prendete una scodellina con un cucchiaio di farina poi versatevi a filo un mestolo dell’acqua delle vongole e sbattete bene con una frusta.

Unite la cremina ottenuta al soffritto con le vongole e dopo qualche minuto  regolate di sale se occorre e spegnete il fuoco.

Portate a bollore la pentola con l’acqua per la pasta, salatela e cuocetela al dente scolandola almeno un paio di minuti prima del tempo riportato sulla confezione per la cottura.

Tuffate la pasta direttamente nel condimento e proseguite la cottura aggiungendo all’occorrenza altra acqua delle vongole sempre prendendola con un mestolo in superficie per evitare residui di sabbia.

Mantecate per bene e servite con prezzemolo fresco tritato al momento.