Pizza Pasquale al formaggio di Nonna Rosetta

Ci sono delle ricette che fanno parte della nostra tradizione familiare, avete presente quegli alimenti che vi fanno subito pensare alla nonna, alla zia o ad una persona cara che in occasione delle ricorrenze si prodiga in cucina per deliziare i propri cari?

Beh una di queste, a casa nostra, è  la Torta di Pasqua di Nonna Rosetta.

Se volete realizzarla segnate subito gli ingredienti che vi occorrono:

4 uova intere più 4 tuorli

1/2 cucchiaino di sale

1/2 cucchiaino di zucchero

2 cucchiaini di olio evo

75 gr di burro

250 gr di latte

750 gr di farina 00

200 gr di parmigiano reggiano grattugiato

150 gr di pecorino grattugiato

100 gr di gruviera tagliata a quadratini o fettine sottili (va bene anche emmental) 

1 panino di lievito di birra

Procedimento

Mettete nella planetaria le uova con lo zucchero, il sale, l’olio, il burro ammorbidito e cominciate a lavorarli.

Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido; spegnete la planetaria e versate prima il latte col lievito poi un pò di farina.

Riaccendete la planetaria ed aggiungete la farina gradatamente fino a terminarla poi spegnete.

Mescolate il pecorino ed il parmigiano grattugiati in una scodella poi passate sul vostro piano da lavoro; spargete un pò dei formaggi grattugiati, prendete l’impasto dalla planetaria ed adagiatelo sopra.

Lavoratelo con le mani usando i formaggi grattugiati come se fossero  farina, li spargete sotto all’impasto e lo lavorate piano piano fino a quando non vengono assorbiti; ne prendete un paio di cucchiaiate alla volta e proseguite fino a quando i formaggi grattugiati non saranno finiti.

Lavorate ed ottenete un panetto lisco ed omogeneo.

Appiattitelo ed allargatelo con le mani e  versateci sopra la gruviera.

Lavoratelo ancora fino a far amalgamare anche il formaggio a fettine e formate di nuovo un panetto.

Prendete una scodella o una pentola di acciaio bella alta e versatevi dentro l’impasto che lascerete lievitare coperto in forno.

Quando sarà raddoppiato di volume ( ci possono volere dalle 4 alle 8 ore ) accendete il forno statico a 200°.

Nel frattempo prendete una pentola per pizze pasquali ( quelle di alluminio che hanno una forma conica), imburratela ed infarinatela.

Versatevi dentro l’impasto con l’aiuto di una spatola senza lavorarlo di nuovo.

Infornate la pizza per i primi 10 minuti a 200° poi abbassate il forno a 160 °e proseguite la cottura per un’ora e venti circa. ( Ci vuole in totale circa un’ora e trenta di cottura )

Controllate sempre il colore della vostra pizza perchè da forno a forno magari potrebbe essere necessario abbassare la temperatura, la pizza deve arrivare ad essere dorata.

A fine tempo controllate la cottura con uno stecchino di legno lungo, di quelli per spiedini; quando sfilandolo risulterà asciutto sfornate la pizza, toglietela dallo stampo e fatela freddare su una gratella.

Nel frattempo non vi stupite se avrete l’acquolina in bocca per il profumo inebriante che avrà avvolto la vostra casa!

E’ una Favola, si sa!

Brioches siciliane col tuppo

La Sicilia è una regione di cui noi italiani possiamo andare fieri quanto a patrimonio culturale, gastronomico, storico ed artistico.

I siciliani poi, sanno davvero accoglierti con il loro calore ed i loro profumi; uno per tutti è quello delle brioches appena sfornate, con quell’aroma di arancia e vaniglia che ti inebria tutte le volte che sei nei pressi di qualche bar o forno e che ti invita ad assaporarle!

Se capitate in Sicilia non potete non fare merenda con delle brioches siciliane accompagnate da gelato artigianale, così come non potete non fare colazione con una brioche siciliana doc accompagnata da granita e panna! Prendete il “tuppo” e fatelo letteralmente sprofondare nella panna dolcissima. Vivrete davvero in una “Favola di Gusto”!

Quella che segue, è la ricetta della regina delle brioche siciliane: la brioche col “tuppo”, il lievitato siciliano per eccellenza! Il nome deriva proprio dalla forma di questo dolce che ricorda il tradizionale chignon basso che le donne siciliane portavano un tempo e che viene appunto chiamato “Tuppo”.

Questa in particolare proviene da Galati Marina, una località di Messina sud, dove l’odore del mare e delle brioche sono una cosa sola!

Grazie a Nino Lombardo per averci svelato i suoi preziosi segreti per realizzare una vera brioche siciliana col tuppo, non ne esiste un’altra cosi!

Segnate gli ingredienti per  circa 10-12 brioches:

350 g di farina manitoba

150 g di farina 00

10 g di sale

50 g di zucchero

100 g di margarina

175 ml di latte

2 uova

1 bustina di vanillina

1/2 fialetta di essenza di arancia

scorza grattugiata di arancia

10 g di lievito di birra

1 tuorlo  ed un pò di latte per spennellare

Procedimento

Mettete tutti gli ingredienti nella planetaria con gancio per impastare e lasciate da parte solo il latte tiepido in cui avrete sciolto il lievito di birra; dopo andrete a versarlo gradualmente nell’impasto.

Fate girare la planetaria per almeno 10 minuti fino a quando tutti gli ingredienti si saranno ben amalgamati e si saranno staccati dalla ciotola.

A questo punto trasferite tutto su una spianatoia e lavorate altri 5 minuti a mano.

Ricavatene un panetto e riponetelo in una ciotola coperto con una pellicola lasciandolo lievitare per almeno 4 ore ( se avete tempo anche di più ).

Trascorso il tempo sporzionate l’impasto in panetti più piccoli da 70/80 g circa tenendone un pochino da parte per fare i “tuppi”.

Formate le palline più grandi (che saranno la base delle brioches) e disponetele su una teglia rivestita da carta forno distanziandole l’una dall’altra.

Con l’impasto messo da parte dovete formare le palline più piccole che diventeranno, invece, i nostri tuppi; formatene tante quante sono le palline grandi ed andatele a sistemare sopra ciascuna di esse facendo un buchino al centro che schiaccerete leggermente con l’indice.

A questo punto, posizionate sulla base del vostro forno un tegame con acqua bollente; questo aiuterà le vostre brioche a non formare una crosticina dura durante la lievitazione.

Prendete la teglia con le brioche e riponetele in forno; chiudetelo e lasciatele lievitare per un’ora circa.

Trascorso il tempo tirate fuori le 2 teglie dal forno, accendetelo statico a 180° e fatelo giungere a temperatura.

Nel frattempo prendete 1 tuorlo, sbattetelo e spennellate la superficie delle brioche.

Ora infornatele ma prestate molta attenzione, poiché appena la superficie  comincerà  a dorarsi in modo omogeneo saranno pronte, ci vorranno all’incirca 20 minuti.

Durante la cottura, quindi, controllate sempre l’aspetto delle vostre brioches, potrebbe essere necessario abbassare la temperatura del vostro forno di qualche grado per evitare di farle scurire troppo.

Bignè di San Giuseppe al forno

Non c’è una volta che si avvicina la festa del papà che non cediamo davanti alla tentazione di mangiarne uno. Che sia fritto o al forno il bignè di San Giuseppe è davvero irresistibile!

Ma vi siete mai chiesti a chi dobbiamo attribuire il merito di questa creazione? Ovvero di quella della pasta choux con cui i bignè vengono realizzati?

Pare che questo impasto di acqua, farina, uova e burro lavorati a caldo sia stato creato nella Firenze del XVI secolo dal cuoco Penterelli, allora al servizio di Caterina de’ Medici e fu poi migliorato dal suo successore Popelini. Il grande successo, peraltro, giunse quando la pasta choux approdò in Francia dove venne perfezionata fino a dar vita agli attuali bignè, nonché a quella piramide di dolcetti chiamata croquenbouque o profiteroles.

Questi gli ingredienti per realizzare dei perfetti bignè fatti in casa:

250 ml di acqua

100 gr di burro

200 gr di farina 00

4/5 uova

un pizzico di sale

un pizzico di zucchero

un tuorlo per spennellare

Procedimento

In un pentolino versate l’acqua, il burro il sale e lo zucchero e portate tutto a bollore.

Aggiungete la farina e mescolate facendo cuocere per 3 minuti fintanto che sul fondo del pentolino vedrete comparire una patina bianca.

Togliete tutto dal fuoco e dopo un po’ incorporate le uova una alla volta, mescolando fino a quando otterrete un impasto omogeneo che si stacca dalla pentola.

Versate tutto in una sac a poche e dopo aver preparato una leccarda o una teglia foderata con della carta forno cominciate a modellare tante palline della grandezza desiderata.

Infornate  a 200° per 20 minuti con forno socchiuso.

Farcite con crema pasticcera e spolverizzate con zucchero a velo vanigliato.

E ricordate le parole della scrittrice francese Muriel Barbery:

Per un’ottima bignolina ricoperta di granella vale lo stesso criterio di ogni pasta da bignè che si rispetti. Non deve essere troppo molle né troppo dura. Il bignè non deve essere elastico né flaccido né friabile o aggressivamente asciutto. Il suo successo risiede proprio nell’essere morbido ma non fiacco, consistente ma non secco.